Iperkaliemia associata a trattamento con amiloride o spironolattone. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Settembre 2021)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

–  L’iperkaliemia è associata al trattamento con diuretici risparmiatori di potassio come lo spironolattone e l’amiloride.

–  Il rischio di iperkaliemia aumenta nei pazienti con alterazione della funzionalità renale o epatica, negli anziani e in chi assume farmaci concomitanti che aumentano i livelli di potassio.

 

L’Autorità regolatoria neozelandese ha pubblicato un avviso (1) relativo al possibile rischio di sviluppare iperkaliemia in seguito a trattamento con amiloride o spironolattone.

 

Il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 2 segnalazioni di iperkaliemia severa in pazienti trattati con spironolattone o amiloride.

 

I livelli serici di potassio devono essere monitorati ad intervalli frequenti, soprattutto quando si inizia la terapia, quando il dosaggio viene modificato o in presenza di patologie che possono causare alterazione della funzionalità renale.

 

L’incidenza di iperkaliemia è maggiore nei pazienti con alterazione della funzionalità renale e nei soggetti anziani.

È sconsigliato l’uso concomitante con altri farmaci che possono aumentare i livelli di potassio, come gli ACE-inibitori, i sartani e i FANS.

 

Una severa iperkaliemia si associa ad aritmie cardiache fatali e richiede un trattamento urgente.

Quando si riscontra un’iperkaliemia, bisogna interrompere il farmaco e iniziare un trattamento adeguato.

 

Fino al 30 giugno 2021, il CARM aveva ricevuto 12 segnalazioni di iperkaliemia associate al trattamento con spironolattone o amiloride. In alcuni di questi casi, i pazienti erano in trattamento concomitante con ACE-inibitori o sartani.

 

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2021; 42: 37–38.

 

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Ultimo aggiornamento: 18 ottobre 2021