Rischio di vasculite retinica associata a faricimab. Autorità regolatoria australiana 20 marzo 2024

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo al rischio di sviluppare vasculite retinica associato ad utilizzo di faricimab.

 

Il faricimab è un farmaco somministrato attraverso iniezione intravitreale ed è indicato per il trattamento di pazienti con:

  • Degenerazione maculare di tipo neovascolare (umida) correlata all’età [neovascular (wet) age-related macular degeneration, nAMD];
  • Edema maculare diabetico (diabetic macular edema, DME)

 

Gli operatori sanitari devono informare i pazienti e chi li assiste del rischio che si possa manifestare vasculite retinica e/o vasculite occlusiva retinica a seguito dell’utilizzo di faricimab.

 

La vasculite retinica e ala vasculite occlusiva retinica sono eventi avversi gravi che potrebbero portare a perdita permanente della vista. Pertanto, sono fondamentali una diagnosi e un trattamento tempestivi.

I pazienti devono comunicare immediatamente qualsiasi alterazione visiva.

Qualora si dovessero sviluppare tali eventi, il trattamento con faricimab, deve essere interrotto.

 

Una ricerca effettuata nel database australiano (Adverse Events Management System, AEMS) fino al 19 Dicembre 2023 ha evidenziato la presenza di 3 segnalazioni relative a tali eventi associati ad utilizzo di faricimab.

 

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Ultimo aggiornamento: 12 aprile 2024