Sindrome del dotto biliare evanescente indotta da farmaci. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Settembre 2023)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Settembre 2023 (1), è stato riportato un avviso relativo al possibile sviluppo di sindrome del dotto biliare evanescente a seguito dell’assunzione di alcuni farmaci.

La sindrome del dotto biliare evanescente (vanishing bile duct syndrome, VBDS) è una possibile complicanza del danno epatico indotto da farmaci, caratterizzata da progressiva distruzione e scomparsa dei dotti biliari nel fegato (2).

 

I pazienti con VBDS possono manifestare sintomi di colestasi (prurito, ittero, astenia, etc.), che possono insorgere 1-6 mesi dopo l’inizio del trattamento.

I sintomi si possono risolvere interrompendo la terapia con il farmaco che ha causato la reazione avversa.

 

Inoltre, i pazienti con VBDS possono presentare alterazioni dei parametri di laboratorio, in particolare i test di funzionalità epatica, come fosfatasi alcalina, bilirubina totale e gamma-GT.

I farmaci più spesso associati a VBDS sono rappresentati da antibiotici (penicilline, fluorochinoloni, macrolidi, etc.), antivirali, antiepilettici, allopurinolo e FANS.

 

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2023; 44: 56–57.
  2. Izzo P, et al. Vanishing bile duct syndrome in an adult patient: Case report and review of the literature. Journal of Clinical Medicine 2022; 11: 3253.

 

Link

 

Ultimo aggiornamento: 11 settembre 2023