Rischio di interazione tra metotrexato e trimetoprim o cotrimossazolo. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Marzo 2022)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

–  In pazienti che erano in trattamento con metotrexato e che hanno assunto in concomitanza trimetoprim o cotrimossazolo (trimetoprim + sulfametossazolo) sono stati riportati casi di mielosoppressione di grado severo. In alcuni casi l’esito è stato fatale.

– Il trattamento con trimetoprim o cotrimossazolo dovrebbe essere evitato in pazienti che sono in terapia con metotrexato.

– Se tale combinazione di farmaci non può essere evitata, bisogna avvisare i pazienti di monitorare l’eventuale insorgenza di sintomi correlati alla mielosoppressione.

– È opportuno consigliare ai pazienti di consultare immediatamente un medico, qualora insorgessero tali sintomi.

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Marzo 2022 (1), è stato pubblicato un avviso relativo al rischio di interazione a seguito dell’assunzione concomitante di metotrexato e trimetoprim o cotrimossazolo (trimetoprim + sulfametossazolo).

 

Il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto di recente una segnalazione di tossicità da metotrexato in un paziente che aveva ricevuto anche un trattamento a base di trimetoprim. Questo caso ha avuto un esito fatale.

 

Sebbene il meccanismo di questa interazione non sia del tutto chiarito, il trimetoprim può avere un effetto additivo e, quando impiegato in concomitanza al metotrexato, potrebbe aumentare il rischio di mielosoppressione.

 

Inoltre, il sulfametossazolo che si trova nel cotrimossazolo potrebbe spiazzare il metotrexato dai siti di legame con le proteine e competere con il trasporto renale del metotrexato, aumentando così i livelli di metotrexato libero.

 

  • Il trattamento con trimetoprim o cotrimossazolo dovrebbe essere evitato in pazienti che sono in terapia con metotrexato.
  • Se tale combinazione di farmaci non può essere evitata, gli operatori sanitari dovrebbero prendere in considerazione quanto segue:
    • È importante avvisare i pazienti di monitorare l’eventuale insorgenza di sintomi correlati alla mielosoppressione, tra cui ulcere orali, mal di gola, febbre, brividi, infezioni, comparsa di ecchimosi, anemia associata a dispnea, vertigini e pallore.
    • È opportuno monitorare i livelli dell’emocromo completo (2,3). Qualora i risultati mostrassero alterazioni nei valori, bisogna raccomandare ai pazienti di consultare immediatamente uno specialista.
    • È necessario monitorare anche altri esami di laboratorio, tra cui i test di funzionalità renale.
    • È importante raccomandare ai pazienti di iniziare o continuare ad assumere supplementi a base di folati.

 

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2022; 43: 6–7
  2. Al-Quteimat OM, Al-Badaineh MA. Methotrexate and trimethoprim–sulphamethoxazole: extremely serious and life-threatening combination. Journal of Clinical Pharmacy and Therapeutics 2013; 38: 203–5.
  3. Watts CS, et al. Prophylactic trimethoprim-sulfamethoxazole does not affect pharmacokinetics or pharmacodynamics of methotrexate. Journal of Pediatric Hematology/Oncology 2016; 38: 449–52.

 

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Ultimo aggiornamento: 11 aprile 2022