Rischio di insufficienza renale acuta associata a clindamicina. Autorità regolatoria australiana 3 febbraio 2022

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo al rischio di insufficienza renale acuta associata a clindamicina.

La clindamicina è potenzialmente nefrotossica.

Sono stati riportati casi di danno renale acuto associato a trattamento con clindamicina, inclusi casi di insufficienza renale acuta.

  • Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione il monitoraggio della funzionalità renale durante il trattamento con clindamicina nei pazienti con preesistenti patologie renali e nei soggetti che assumono farmaci nefrotossici.
  • Il monitoraggio della funzionalità renale deve essere effettuato nei casi in cui il trattamento è prolungato.

Casi riportati in Australia

Fino al 17 novembre 2021, nel database delle segnalazioni degli eventi avversi del TGA erano presenti 5 segnalazioni di casi di alterazione della funzionalità renale e 5 segnalazioni di casi di danno renale acuto associati a clindamicina.

In Australia non sono stati riportati casi di insufficienza renale acuta associata al trattamento con clindamicina.

Bibliografia

  1. Xie et al. Clindamycin-induced acute kidney injury: large biopsy case series. Am. J Nephrology 2013; 38: 179-183

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Ultimo aggiornamento: 11 marzo 2022