Leucoencefalopatia multifocale progressiva indotta da farmaci. Autorità regolatoria australiana, febbraio 2017

A cura di Ilaria Marcianò. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina

La leucoencefalopatia multifocale progressiva (progressive multifocal leukoencephalopathy, PML) è una patologia rara ma grave del sistema nervoso centrale causata dal virus di John Cunningham (JCV). L’insorgenza di PML può essere associata ad assunzione di farmaci tra cui antineoplastici, immunosoppressori e immunomodulatori.


Casi di PML in Australia

Fino al 16 Novembre 2016, il Database delle Segnalazioni delle Reazioni Avverse (Database of Adverse Event Notifications, DAEN) dell’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) includeva 30 segnalazioni di PML, ma non tutte riportavano casi di PML poi confermati.

In molte di queste segnalazioni, i pazienti risultavano in trattamento con chemioterapici, facevano precedente o concomitante uso di farmaci immunosoppressori o immunomodulatori o presentavano condizioni cliniche con soppressione del sistema immunitario. Alcune delle segnalazioni riguardavano pazienti in trattamento per la sclerosi multipla.

La maggior parte delle segnalazioni erano associate all’uso di anticorpi monoclonali, in particolare natalizumab e rituximab.

Sono stati segnalati 16 casi di PML associata a rituximab e, in 12 di questi, il rituximab era l’unico farmaco sospetto.

Sono state riportate 10 segnalazioni associate a natalizumab e, in 7 di queste, il natalizumab era l’unico farmaco sospetto.

Inoltre, un numero ridotto di segnalazioni riportavano, come farmaci co-sospettati della reazione avversa, molecole note per essere causa di immunosoppressione o precedentemente associate a PML: fludarabina (n. 4 casi), fingolimod (n. 2 casi), alemtuzumab (n. 1 caso), leflunomide (n. 1 caso), azatioprina (n. 1 caso), acido micofenolico (n. 1 caso) e tacrolimus (n. 1 caso).


Monitoraggio e trattamento della PML

–   In caso di inizio di un trattamento con farmaci che sono stati associati all’insorgenza di PML, tale rischio dovrebbe essere attentamente preso in considerazione.

–   I pazienti dovrebbero essere adeguatamente informati circa il raro rischio di sviluppare PML e dovrebbero prontamente rivolgersi al proprio medico in caso sviluppino nuovi sintomi neurologici.

–   I clinici dovrebbero attentamente monitorare i pazienti che ricevono farmaci associati all’insorgenza di PML in caso di nuovi segni o sintomi neurologici focali e procedere con un’attenta analisi per diagnosticare eventualmente la PML.

–   Potrebbe essere presa in considerazione la possibilità di eseguire un test per la ricerca di anticorpi anti-JVC prima di iniziare o durante il trattamento con farmaci associati all’insorgenza di PML.

–   Attualmente, non sono disponibili farmaci efficaci nel trattamento della PML. L’unica strategia è relativa al trattamento dell’infezione attraverso la riattivazione della funzionalità del sistema immunitario del paziente.

 

Link

Autorità regolatoria australiana

Leucoencefalopatia multifocale progressiva

Ultimo aggiornamento: 08 maggio 2017