Eventi avversi da somministrazione di breve durata di corticosteroidi orali in una popolazione pediatrica

A cura di Lelio Crupi, Dipartimento di Scienze Chimiche, Biologiche, Farmaceutiche e Ambientali (CHIBIOFARAM), Università degli studi di Messina

 

Sulla rivista JAMA Pediatrics è stato pubblicato un articolo (1) relativo al rischio di sviluppare eventi avversi a seguito della somministrazione di breve durata di corticosteroidi orali in una popolazione pediatrica.

Di seguito se ne riporta un’ampia sintesi.

La terapia con corticosteroidi orali costituisce uno strumento terapeutico essenziale per il trattamento di una serie di condizioni infiammatorie (infezioni delle vie aeree superiori, bronchiti, etc.) e autoimmuni (allergopatie acute, dermatiti, artropatie infiammatorie, asma bronchiale, etc.).

I dati relativi alla prescrizione e al consumo di corticosteroidi nella popolazione riflettono la versatilità di questa classe di farmaci, specialmente considerando terapie di durata ristretta.

E’ in tal senso significativo uno studio retrospettivo pubblicato nel 2017 (2), condotto su una popolazione adulta statunitense, da cui emerge come oltre il 20% della popolazione abbia ricevuto almeno una prescrizione per terapie di breve durata con corticosteroidi orali nel corso del triennio 2012-2014.

Ciò costituisce un dato di interesse nell’ambito della farmacovigilanza, soprattutto in considerazione del fatto che, se da un lato è ampiamente nota la connessione tra somministrazione a lungo termine di corticosteroidi orali ed insorgenza di effetti avversi gravi (es. Cushing iatrogeno, osteoporosi, incrementata suscettibilità a infezioni, diabete) (3), le conoscenze relative agli effetti di terapie di breve durata, o burst (≤14 giorni) sono ancora limitate.

Gli studi relativi a tali effetti avversi, inoltre, tendono a considerare principalmente popolazioni adulte, laddove i dati su popolazioni pediatriche rimangono frammentari.

In tal senso, lo studio pubblicato da Yao e coll. (1) ha costituito la prima analisi di coorte condotta sull’intera popolazione pediatrica di una nazione (Taiwan), finalizzata a valutare l’esistenza di associazioni tra terapie di breve durata con corticosteroidi orali ed insorgenza di effetti avversi gravi.

Lo studio ha quantificato il rischio di quattro effetti avversi (sanguinamento gastrointestinale, sepsi, polmonite e glaucoma), negli intervalli di tempo di 5-30 e 31-90 giorni successivi al burst di corticosteroidi (periodo post-trattamento). Gli eventi rilevati in tali periodi di osservazione venivano confrontati per ciascun paziente con eventi analoghi nel periodo di 5-90 giorni precedenti al burst stesso (periodo pre-trattamento). La finestra temporale di ± 4 giorni dalla terapia veniva esclusa per limitare l’impatto di potenziali fattori confondenti.

Nel complesso lo studio ha incluso una popolazione di 1.064.587 soggetti con età media di 9,7 anni (Deviazione Standard 5,8). La durata mediana di assunzione di corticosteroidi nella popolazione in esame era di 3 giorni.

I risultati dello studio indicano un incremento significativo del rischio di tre dei quattro effetti avversi considerati (sanguinamento gastrointestinale, sepsi e polmonite) nel periodo di osservazione 5-30 giorni.

Nello specifico, l’incidence rate ratio (IRR) per i singoli eventi risultava essere:

  • Sanguinamento gastrointestinale: 1,41 (IC 95% 1,27-1,57);
  • Sepsi: 2,02 (IC 95% 1,55-2,64);
  • Polmonite: 2,19 (IC 95% 2,13-2,25)

L’incremento del rischio di effetti avversi nel periodo di osservazione 31-90 giorni rispetto al periodo di controllo, sebbene sia risultato attenuato rispetto al primo periodo, persisteva in maniera significativa per quanto riguarda il sanguinamento gastrointestinale (IRR 1,10; IC 95% 1,02-1,19) e la polmonite (IRR 1,09; IC 95% 1,07-1,11).

Tale studio enfatizza pertanto, in modo evidente, la necessità di maggiore cautela nell’impiego di corticosteroidi orali, specialmente in pazienti pediatrici.

La somministrazione di burst di corticosteroidi nella popolazione in esame veniva effettuata in misura preponderante in pazienti con condizioni patologiche non severe o autolimitanti (ad esempio infezioni acute del tratto respiratorio, eczema, orticaria, rinite allergica, etc.).

Al tempo stesso lo studio evidenzia come burst di corticosteroidi possano determinare un incremento significativo nella comparsa di condizioni potenzialmente letali per l’individuo, quali la sepsi, il cui rischio raddoppia nel primo mese successivo al periodo di somministrazione.

 

Bibliografia

  1. Yao TC, et al. Association of oral corticosteroid bursts with severe adverse events in children. JAMA Pediatr 2021; 175: 723-729.
  2. Waljee AK, et al. Short term use of oral corticosteroids and related harms among adults in the United States: population based cohort study. BMJ 2017; 357: j1415.
  3. Volmer T, et al. Consequences of long-term oral corticosteroid therapy and its side-effects in severe asthma in adults: a focused review of the impact data in the literature. Eur Respir J 2018; 52: 1800703.
Ultimo aggiornamento: 06 marzo 2023