Acatisia indotta da opicapone

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Un uomo di 76 anni, affetto da malattia di Parkinson, era in trattamento con opicapone.

Dopo aver assunto la terza dose di opicapone, il paziente riferì l’insorgenza di parestesia, difficoltà respiratoria e secchezza delle fauci.

Inoltre, era presente tachipnea (30 atti respiratori/minuto).

Venne fatta diagnosi di acatisia acuta.

Il trattamento con opicapone venne interrotto e al paziente venne somministrato lorazepam 0,5 mg per via endovenosa, con miglioramento dei sintomi.

Il paziente venne trattato anche con propranololo 10 mg per os.

Nelle settimane successive l’acatisia non si ripresentò.

 

L’acatisia è una sindrome neuropsichiatrica che include sintomi soggettivi e oggettivi.

Spesso è causata da terapie farmacologiche (2); pertanto, la gestione di questa reazione avversa include innanzitutto l’interruzione del trattamento con il farmaco che potrebbe averla causata.

Inoltre, il trattamento prevede la somministrazione di beta-bloccanti, anticolinergici e mirtazapina (3). Altre opzioni terapeutiche includono le benzodiazepine e la clonidina.

 

Bibliografia

  1. Baumgartner AJ, et al. Acute akathisia following initiation of opicapone: A case report. Clin Park Relat Disord 2022; 7: 100154.
  2. Colorado-Ochoa H. Acatisia secundaria a tolcapone. Reporte de un caso [Akathisia secondary to tolcapone. Report of a case] Gac Med Mex 2000; 136: 505–509.
  3. Salem H, et al. Revisiting antipsychotic-induced akathisia: Current issues and prospective challenges. Curr Neuropharmacol 2017; 15: 789–798.

 

Ultimo aggiornamento: 15 novembre 2023