Reazioni neuropsichiatriche in pazienti trattati con denosumab

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico 1 (1)

Una donna di 81 anni con lieve alterazione della funzionalità cognitiva preesistente manifestò due episodi di stato confusionale acuto dopo essere stata trattata con denosumab.

 

Caso clinico 2 (1)

Una donna di 81 anni con depressione in fase di remissione manifestò due recidive della depressione con ansia e inibizione psicomotoria dopo la somministrazione di denosumab.

 

In entrambi i casi riportati la correlazione tra il trattamento con denosumab e l’insorgenza di reazioni neuropsichiatriche è risultata “probabile”.

 

È stata effettuata un’analisi delle segnalazioni presenti nel database del sistema di segnalazione degli eventi avversi dell’FDA (Food and Drug Administration Adverse Event Reporting System, FAERS), nel periodo compreso tra il 2012 e il 2022.

  • In questa analisi è stato osservato che, su 91.151 casi associati ad esposizione a denosumab, il 5,7% riguardava l’insorgenza di disturbi psichiatrici/neurologici e il 23,8% di queste segnalazioni corrispondeva ad alterazioni della funzionalità cognitiva, disturbi depressivi, disturbi dell’umore o ritardo psicomotorio.

 

Il trattamento con denosumab è risultato associato ad insorgenza di sintomi neuropsichiatrici transitori, ma di grado severo (2).

 

Bibliografia

  1. Oteo-Álvaro Á, et al. Neuropsychiatric adverse reactions in patients treated with denosumab: two case reports and a review of data from the FDA Adverse Event Reporting System (FAERS). Osteoporos Int 2023; 34: 1799-1804.
  2. Barrio P, et al. Bipolar depressive recurrence following treatment with the human monoclonal antibody denosumab: a case report. Biol Psychiatry 2013; 74: e37–e38.
Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2023