Pancreatite associata a trattamento con tigeciclina e furosemide

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Un uomo di 75 anni venne ricoverato per infarto miocardico senza sopraslivellamento del tratto ST (non-ST-elevation myocardial infarction, NSTEMI) ed insufficienza cardiaca acuta.

Il paziente venne sottoposto ad intervento coronarico percutaneo.

L’uomo venne trattato con furosemide. Inoltre, poiché subentrò un’infezione, il paziente venne sottoposto a trattamento con tigeciclina.

 

Dodici giorni dopo l’inizio del trattamento con tigeciclina, i parametri relativi alla funzionalità pancreatica risultarono alterati.

Per tale motivo venne effettuata una TAC al pancreas.

Venne fatta diagnosi di pancreatite acuta.

Alcuni giorni dopo si sviluppò un sanguinamento del tratto gastrointestinale superiore con riduzione dei livelli di fibrinogeno e delle piastrine.

 

Il trattamento con tigeciclina venne interrotto.

I parametri della coagulazione e quelli di funzionalità pancreatica migliorarono in misura significativa.

 

Poiché i parametri di funzionalità pancreatica peggiorarono nuovamente, venne sospeso anche il trattamento con furosemide, con miglioramento dei valori che tornarono ai livelli basali.

 

Bibliografia

  1. Li ZK, Zheng P. Acute pancreatitis caused by tigecycline and furosemide combination treatment and hypofibrinogenemia caused by tigecycline: A case report. Int J Clin Pharmacol Ther 2023; 61: 466-470.

 

Ultimo aggiornamento: 13 ottobre 2023