Reazioni di ipersensibilità da allopurinolo. Quanto sono conosciute e riconosciute?

A cura di Antonio Santangelo. UOSD Farmacologia Clinica. AOU Policlinico “G. Martino” Messina

Nota: Il caso clinico descritto è totalmente inventato o adattato a scopo didattico.

Il caso
Una donna di 68 anni giunse all’osservazione del medico curante per la comparsa da alcuni giorni di prurito, rash cutaneo e artralgie. 

Nell’anamnesi patologica prossima risultava che, per il riscontro di iperuricemia (8,5 mg/dl), la paziente assumeva allopurinolo (300 mg/die) da 3 settimane.

Nell’anamnesi patologica remota risultava che la paziente era obesa ed ipertesa in trattamento farmacologico con enalapril (20 mg/die) ed amlodipina (10 mg/die), oltre che dislipidemica per cui assumeva simvastatina (20 mg/die) e metformina (500 mg tre volte al dì) per diabete mellito.

Il medico curante ha prescritto esami ematochimici di routine da cui risultò un incremento degli enzimi epatici (AST, ALT e fosfatasi alcalina) ed eosinofilia.
Pertanto, fu interrotto il trattamento con allopurinolo e le condizioni della paziente gradualmente migliorarono, così come i livelli dei parametri di laboratorio rientrarono nei limiti della norma.

Nel caso descritto, applicando la scala delle probabilità di Naranjo (1), la correlazione tra esposizione a terapia con allopurinolo e ed insorgenza della sintomatologia è risultata “possibile” (punteggio 3).

 

La diagnosi

Fu posta diagnosi di reazioni di ipersensibilità da allopurinolo.

 

Commento

L’allopurinolo inibisce la xantino-ossidasi enzima che catalizza la trasformazione dell’ipoxantina in xantina e di quest’ultima in acido urico.

La terapia cronica con allopurinolo è associata ad alterazioni dei parametri di funzionalità epatica nel 2-6% dei pazienti trattati con questo farmaco. Spesso esse si risolvono spontaneamente e/o con la sospensione del farmaco. L’intervallo di latenza di insorgenza è di 2-6 settimane.

Poichè l’allopurinolo e il suo metabolita attivo primario ossipurinolo sono eliminati dal rene, è previsto un aggiustamento posologico in corso di insufficienza renale cronica.

 

Take Home Message
L’utilizzo degli inibitori della xantina ossidasi (XO) rappresenta il gold standard per mantenere l’uricemia a livelli target (acido urico <6 mg/dl).
Tuttavia gli operatori sanitari devono essere a conoscenza delle possibili reazioni avverse in corso di trattamento con allopurinolo (dermatologiche, epatologiche, etc.).
Il numero di casi complessivo di reazioni avverse associate ad allopurinolo individuati in EudraVigilance è pari a 9.985 (gennaio 2017) e spesso sono correlati a polifarmacoterapia e/o a patologie concomitanti (insufficienza renale cronica, epatopatia preesistente, etc.).
Un recente lavoro (2)  ha inoltre sottolineato l’importanza di un’attenta appropriatezza prescrittiva; infatti emerge un trend di prescrizione di allopurinolo in condizioni (iperuricemia asintomatica) per la quale l’uso del farmaco non è confermato da valide evidenze scientifiche.

Bibliografia

  1. Naranjo CA, et al. A method for estimating the probability of adverse drug reactions. Clin Pharmacol Ther 1981; 30: 239-245.
  2. Carnovale C, et al. Allopurinol overuse in asymptomatic hyperuricemia. a teachable moment. JAMA Intern Med 2014; 174: 1031-1032.
Ultimo aggiornamento: 14 marzo 2017