Reazioni avverse cardiovascolari associate a butilbromuro di joscina (butilscopolamina) per via parenterale. Ministero della Salute neozelandese giugno 2018

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

Key Messages

  • Il butilbromuro di joscina (butilscopolamina) per via parenterale può determinare l’insorgenza di reazioni avverse cardiovascolari, come ipotensione e tachicardia.
  • Tali reazioni avverse possono essere più gravi in pazienti già affetti da cardiopatia.
  • E’ opportuno monitorare i pazienti con patologie cardiache concomitanti che ricevono il butilbromuro di joscina (butilscopolamina) per via parenterale.

Il butilbromuro di joscina (butilscopolamina) è un farmaco antimuscarinico indicato per gli spasmi muscolari del tratto gastrointestinale.
Quando viene somministrato per via parenterale può causare l’insorgenza di effetti avversi gravi, tra cui tachicardia, ipotensione ed anafilassi. Il rischio associati a tali effetti avversi è superiore in pazienti già affetti da cardiopatia.
Ci sono state segnalazioni, a livello internazionale, di casi di pazienti deceduti dopo aver ricevuto una somministrazione parenterale (intravenosa o intramuscolare) di butilbromuro di joscina (butilscopolamina).
Nella maggior parte di questi casi, l’evento avverso fatale era rappresentato da un infarto acuto del miocardio o da arresto cardiaco.

  • Nel periodo compreso tra l’1 gennaio 2013 e il 31 dicembre 2017, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 9 segnalazioni di sospette reazioni avverse cardiovascolari associate a butilbromuro di joscina (butilscopolamina) somministrata per via parenterale.
  • La tachicardia è stata riportata in 6 di questi casi.
  • In 1 di queste segnalazione è stato riportato che il pazienti stava assumendo farmaci cardiovascolare, il che suggerisce che il paziente fosse già affetto da una patologia cardiovascolare.

È opportuno, pertanto, utilizzare il butilbromuro di joscina (butilscopolamina) con cautela in pazienti già affetti da patologie cardiovascolari.

La somministrazione parenterale di questo farmaco è controindicata in pazienti con tachicardia.

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Ultimo aggiornamento: 28 giugno 2018