Prolungamento dell’intervallo QT associato a denosumab. Autorità regolatoria australiana, agosto 2016

A cura di Claudia Giardina e Alessandra Russo
UOSD Farmacologia Clinica, AOU “G. Martino” di Messina.

Il denosumab è un anticorpo monoclonale che agisce inibendo lo sviluppo e l’attività degli osteoclasti, diminuendo il riassorbimento osseo e aumentando la densità ossea.

In Australia il denosumab è commercializzato con due specialità (Prolia e Xgeva) che hanno differenti indicazioni d’uso.

  • Xgeva (120 mg) è somministrato una volta ogni 4 settimane per la prevenzione degli eventi correlati all’apparato scheletrico negli adulti con metastasi ossee da tumori solidi.
  • Prolia (60 mg) viene somministrato una volta ogni sei mesi per il trattamento dell’osteoporosi nelle donne in post-menopausa e negli uomini con osteopenia che hanno ricevuto terapia ormonale per cancro alla prostata non metastatico.

L’ipocalcemia è un effetto noto del denosumab, già riportato nel foglietto illustrativo australiano. Tuttavia, in precedenza non è stato riportato nessun caso di prolungamento dell’intervallo QT, una patologia potenzialmente pericolosa per la vita, o di ipocalcemia sintomatica di grado severo.

In Australia, sono state aggiornate le seguenti sezioni del foglietto illustrativo:

  • Precauzioni di impiego
    • Nella fase post-marketing, è stata riportata ipocalcemia sintomatica di grado severo. Nella maggior parte dei casi si è verificata durante le prime settimane di trattamento (ma può verificarsi anche in seguito).
    • Si raccomanda il monitoraggio clinico-laboratoristico di routine dei livelli serici di calcio.
    • È importante fornire informazioni a tutti i pazienti trattati con denosumab circa i sintomi di ipocalcemia e sull’importanza di mantenere i livelli di calcio.
  • Eventi avversi
    • Esempi di manifestazioni cliniche dell’ipocalcemia sintomatica di grado severo hanno incluso prolungamento dell’intervallo QT, tetania, crisi convulsive ed alterazioni dello stato mentale.
    • Negli studi clinici sul denosumab i sintomi di ipocalcemia hanno incluso parestesie o rigidità muscolare, contrazioni, spasmi e crampi muscolari.

Link

Autorità regolatoria australiana

Osteonecrosi della mandibola da denosumab. Autorità regolatoria australiana, aprile 2016

 

Ultimo aggiornamento: 04 ottobre 2016