Tossicità epatica dovuta all’uso di piante medicinali ed integratori alimentari: tabella on-line dei case reports

A cura di Silvia Di Giacomo, Dipartimento Fisiologia e Farmacologia “V. Erspamer”, Sapienza Università di Roma

Tratto da Brown AC. Liver toxicity related to herbs and dietary supplements: Online table of case reports. Part 3 of 6. Food Chem Toxicol 2016; pii: S0278-6915(16)30221-6. doi: 10.1016/j.fct.2016.07.001.

“Allo stato attuale non esiste un elenco in forma tabellare, basato sui casi descritti in letteratura, di piante medicinali ed integratori alimentari responsabili di epatotossicità o potenzialmente epatotossici. In questo contesto, risulta di interesse la pubblicazione di Brown (2016) in cui si propone di creare un elenco on-line di “Piante medicinali e integratori alimentari pericolosi”, partendo dalle segnalazioni di danno epatico riportate in PubMed dal 1966 a maggio 2015 (1). Obiettivo dell’autore è quello di creare un sistema di raccolta di case reports, con possibilità di aggiornamento continuo, da parte di medici e ricercatori, al fine di facilitare la diffusione di tali informazioni tra consumatori, medici e aziende.

  • Sono stati presi in considerazione i case reports che prevedevano differenti tipologie di danno epatico da integratori alimentari e piante medicinali. Sono state invece escluse segnalazioni relative a prodotti cinesi, funghi, piante velenose, oppure casi in cui la tossicità era associata all’uso non corretto (es. tentativi di suicidio, dosaggi elevati, adulterazione etc.). Gli integratori alimentari sono stati considerati come categoria a sé, in quanto costituiti spesso da miscele multicomponenti.
    Nel corso degli ultimi 50 anni, sono stati riportati in PubMed casi di tossicità epatica associata a circa 21 piante medicinali, tra cui: camedrio (Teucrium chamaedrys), cimicifuga (Actaea racemosa), kava-kava (Piper methysticum), tè verde (Camellia sinensis), chaparral (Larrea divaricata), aloe vera (Aloe barbadensis), celidonia (Chelidonium majus L.), consolida (Symphytum officinale), fo-ti (Polygonum multiflorum).
  • A seguito degli effetti tossici riportati, il camedrio è stato ritirato dal commercio negli Stati Uniti da dicembre 2015.
    Kava-kava è stata ritirata dal commercio in alcuni Paesi (e.g. Italia) mentre è ancora in vendita negli Stati Uniti (oltre che in Internet).
    La Farmacopea americana suggerisce di inserire alcuni “warning” sull’etichetta di prodotti a base di cimicifuga e tè verde.
    Tenendo conto dei casi pubblicati negli ultimi dieci anni, cimicifuga, tè verde e aloe vera sembrano essere le piante medicinali con maggiori potenziali problematiche; tuttavia, in termini quantitativi per esse risultano in tutto 27 pubblicazioni in 10 anni.
    Tra gli integratori alimentari, negli ultimi 50 anni circa 16 sono stati associati a tossicità epatica; tra questi alcuni prodotti della linea Herbalife®, lipoKinetic®, Inneov masa capilar®, Exilis, Hydroxycut ed OxyElite Pro®; alcuni di questi sono stati ritirati dal commercio.
  • Nel complesso i dati raccolti ad oggi evidenziano che, sebbene la percezione del rischio di tossicità da prodotti a base di piante medicinali o integratori alimentari sia aumentata, i casi di epatotossicità grave (i.e. necessità di trapianto di fegato o decesso) sono fortunatamente limitati. Quindi, è importante verificare scientificamente le informazioni diffuse dai media al fine di contenere lo stato di allarmismo che ne può derivare; tuttavia, la segnalazione di un evento tossico deve essere adeguatamente valutata e sarebbe opportuno un pronto intervento delle autorità regolatorie, con ritiro del prodotto soprattutto in caso di contraffazione ed adulterazione.

In questo contesto, la creazione di questa tabella on-line può rappresentare una forma di sorveglianza continua post-marketing per i prodotti a base di piante medicinali e gli integratori alimentari.”

Bibliografia

  1. Brown AC. Liver toxicity related to herbs and dietary supplements: Online table of case reports. Part 3 of 6. Food Chem Toxicol 2016; pii: S0278-6915(16)30221-6. doi: 10.1016/j.fct.2016.07.001.
Ultimo aggiornamento: 12 dicembre 2016