Rischio di severa ipocalcemia associata al trattamento con Prolia (denosumab) in pazienti in dialisi. FDA 22 novembre 2022

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un avviso per comunicare il potenziale rischio di sviluppare severa ipocalcemia con esiti gravi, tra cui ospedalizzazione e decesso, in pazienti con malattia renale avanzata in dialisi, trattati con Prolia (denosumab).

L’aumento del rischio è stato evidenziato a seguito di un’analisi dei risultati preliminari di uno studio in corso sulla safety del denosumab.

 

Raccomandazioni per i pazienti

  • I pazienti non devono sospendere la terapia con Prolia senza prima aver consultato il proprio medico, in quanto l’interruzione del trattamento può peggiorare la condizione delle ossa.
  • I pazienti devono comunicare al proprio medico qualsiasi preoccupazione, inclusi possibili trattamenti alternativi.
  • Qualora insorgessero sintomi di ipocalcemia (formicolio alle mani, alle braccia, alle gambe e ai piedi, spasmi muscolari o crampi, vomito, convulsioni, alterazioni del ritmo cardiaco), i pazienti devono riferirli al proprio medico.

 

Raccomandazioni per gli operatori sanitari

  • Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione il rischio di ipocalcemia nei pazienti in dialisi che sono in trattamento con Prolia.
  • Quando un paziente viene trattato con Prolia, è possibile ridurre la probabilità e la severità di tale rischio con adeguati supplementi a base di calcio e vitamina D, monitorando con maggiore frequenza i livelli ematici di calcio.
  • Gli operatori sanitari devono consigliare ai pazienti in dialisi di consultare immediatamente un medico, qualora insorgessero sintomi di ipocalcemia.

 

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Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2022