Monitorare i livelli di ormoni tiroidei in bambini che ricevono la somministrazione di mezzi di contrasto iodati. FDA 30 marzo 2022

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un avviso in cui raccomanda di monitorare i livelli degli ormoni tiroidei nei neonati e nei bambini fino a 3 anni di età che hanno ricevuto la somministrazione di mezzi di contrasto iodati.

 

Sono stati pubblicati diversi studi in cui è stato valutato tale rischio (1-11).

Su 11 studi esaminati dall’FDA:

  • 6 erano prospettici e 5 retrospettivi.
  • 7 sono stati condotti nell’Unione Europea, 3 negli Stati Uniti e 1 in Israele.

In 2 studi, di cui 1 condotto negli Stati Uniti e 1 in Israele, erano stati inclusi 2.320 pazienti e 843 pazienti rispettivamente.

  • Nella maggior parte dei casi l’ipotiroidismo era subclinico e transitorio e non necessitava di trattamento.
  • Il tasso riportato variava da 1% e 15% e tendeva ad essere maggiore nei neonati, in particolare nei bambini nati prematuri.
  • I pazienti con patologie cardiache presentavano un rischio maggiore dal momento che spesso era necessario somministrare dosi elevate di mezzo di contrasto durante procedure invasive come la cateterizzazione e la TAC.
  • Il tempo che intercorreva tra l’esposizione al mezzo di contrasto e la diagnosi di disfunzione tiroidea variava tra 8,5 giorni e 138 giorni. Nella maggior parte dei casi si verificava entro 3 settimane.

 

Qualora si evidenziasse un’alterazione della funzionalità tiroidea durante il monitoraggio, bisogna effettuare un trattamento in modo da evitare in futuro problemi cognitivi e disturbi dello sviluppo.

 

Bibliografia

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Ultimo aggiornamento: 06 maggio 2022