Disturbi esofagei associati a flucloxacillina. Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) 27 marzo 2020

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Il Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) ha ricevuto 22 segnalazioni di disturbi esofagei associati all’uso di flucloxacillina. I disturbi variavano da dolore esofageo, sensazione di bruciore a livello esofageo fino ad esofagite.

 

La flucloxacillina è un antibiotico beta-lattamico con attività battericida nei confronti di molti ceppi di microrganismi gram-positivi. Viene impiegata principalmente nel trattamento di infezioni respiratorie (esempio faringiti, tonsilliti, sinusiti, polmoniti) e infezioni a livello della cute e dei tessuti molli (esempio impetigine, ascessi).

 

Nel periodo compreso tra il 29 ottobre 2007 e il 23 ottobre 2019, il Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) ha ricevuto 22 segnalazioni di disturbi esofagei associati all’uso di flucloxacillina. In particolare, in queste 22 segnalazioni, sono stati riportati casi di:

–          dolore a livello esofageo (n=7)

–          irritazione alla gola (n=5),

–          dolore a livello orofaringeo (n=4)

–          sensazione di bruciore a livello esofageo (n=3),

–          dolore nella bocca (n=2). 

–          esofagite (n=1)

 

In sette casi, i pazienti sono guariti oppure erano in fase di guarigione a seguito dell’interruzione del trattamento con flucloxacillina (in alcuni casi era stato concluso il ciclo di terapia). Nella maggior parte dei casi, il momento di insorgenza era subito dopo l’inizio del trattamento con flucloxacillina e ciò suggerisce una diretta associazione tra la somministrazione del farmaco e l’inizio del disturbo esofageo.

È possibile che tali eventi fossero correlati alla quantità di liquido con cui è stata somministrata la flucloxacillina. Tuttavia, solo in 2 segnalazioni erano disponibili le informazioni relative alla quantità di liquido utilizzata.

 

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Lareb

Ultimo aggiornamento: 21 aprile 2020