Anticoagulanti orali: monitoraggio da parte del Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) 29 agosto 2019

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

La maggior parte delle reazioni avverse associate ad anticoagulanti orali si manifestano nella prima settimana di trattamento. In oltre la metà dei casi, i pazienti sono guariti senza interrompere il trattamento.

Il Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) ha condotto uno studio di Monitoraggio Intensivo, al fine di ottenere ulteriori conoscenze riguardo al profilo di sicurezza degli anticoagulanti orali dalla prospettiva del paziente. 

Per questo studio è stato utilizzato il sistema Lareb Intensive Monitoring (LIM).
I pazienti sono stati reclutati dai farmacisti nel periodo compreso tra luglio 2012 ed aprile 2017. Sono stati invitati a completare 4 questionari on line e precisamente a 2 settimane, a 5 settimane, a 3 mesi e a 6 mesi dall’inizio del trattamento.
Le informazioni raccolte riguardavano le caratteristiche del paziente, il farmaco utilizzato e le reazioni avverse.

Allo studio hanno partecipato 1748 utilizzatori di anticoagulanti orali, di cui:

  • 365 apixaban;
  • 550 dabigatran;
  • 45 edoxaban;
  • 788 rivaroxaban.

Un totale di 661 (38%) pazienti ha sviluppato almeno 1 reazione avversa durante il periodo di studio e, in 14 (2%) casi, si trattava di una reazione avversa grave.

Nello studio è emerso che complessivamente gli anticoagulanti orali sono stati ben tollerati dai pazienti.

La maggior parte delle reazioni avverse si è manifestata entro la prima settimana dall’inizio del trattamento.
Nel 59% dei casi, le reazioni avverse si sono risolte.
Nella maggior parte dei casi le reazioni avverse si sono risolte spontaneamente pur continuando il trattamento con anticoagulanti orali.

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Ultimo aggiornamento: 15 ottobre 2019