Effetti gastrointestinali da clozapina. Autorità regolatoria australiana (bollettino giugno 2018)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
L’Autorità regolatoria australiana (TherapeuticGoods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso per ricordare agli operatori sanitari che la clozapina è stata associata ad alterazione della peristalsi intestinale. Pertanto, nei pazienti in trattamento con questo farmaco deve essere strettamente monitorata la funzionalità intestinale e l’eventuale insorgenza di stipsi.
 
La riduzione della motilità gastrointestinale e l’alterazione della peristalsi intestinale indotte da clozapina possono portare a stipsi di grado severo e ad esiti potenzialmente fatali dovuti ad impatto fecale, ostruzione intestinale, ileo paralitico, megacolon ed ischemia o infarto intestinale.
 
In un’analisi, effettuata nel 2017, relativamente ai casi riportati al TGA e al Centro di Farmacovigilanza neozelandese, nel periodo compreso tra il 1992 e il 2013(1),sono stati identificati:

  • 160 casi di ipomobilità gastrointestinalegrave su 43.132 pazienti che avevano iniziato un trattamento con clozapinanel periodo dello studio (37/10.000 utilizzatori di clozapina);
  • 29 casi di decesso (7/10.000 utilizzatori di clozapina).

L’Autorità regolatoria australiana raccomanda uno stretto monitoraggio della funzione intestinale e dell’insorgenza di stipsi in pazienti in trattamento con clozapina, in particolare nei soggetti di età >60 anni e in quelli con un maggiore rischio di sviluppare stipsi, come i soggetti:

  • Che stanno assumendo farmaci che possono causare stipsi (esempio gli anticolinergici);
  • Con una storia di malattie intestinali;
  • Che hanno subito un intervento chirurgico a livello intestinale.

 Si ricorda anche che la clozapinaè controindicata in pazienti con ileo paralitico.
 
Bibliografia

  1. Every-Palmer S, Ellis PM. Clozapine-induced gastrointestinal hypomobility: A 22-year bi-national pharmacovigilance study of serious or fatal ‘slow gut’ reactions, and comparison with international drug safety advice. CNS Drugs 2017; 31: 699-709.

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Ultimo aggiornamento: 05 ottobre 2018