Idelalisib: aumento del rischio di infezioni gravi e fatali. Health Canada, 3 maggio 2016

A cura di Paola Tarro U.O.C. Medicina Interna P.O. San Giovanni di Dio e Sant’Isidoro di Giarre (CT)

Il Ministero della salute canadese ha pubblicato un avviso per comunicare che, rispetto ai gruppi di controllo, nei pazienti trattati con idelalisib negli studi di fase 3 sono stati osservati una ridotta sopravvivenza globale e un aumento della frequenza di eventi avversi gravi, nella maggior parte dei casi si trattava di infezioni, incluse sepsi e polmonite.

Informazioni per i consumatori
Idelalisib appartiene al gruppo di farmaci antineoplastici ed è usato in combinazione con rituximab per il trattamento della leucemia linfocitica cronica (LLC), in pazienti trattati in precedenza. È anche usato da solo per il trattamento del linfoma follicolare in pazienti precedentemente trattati almeno due volte e che non hanno risposto né a rituximab né ad un agente alchilante.
Sulla base dei risultati degli studi clinici menzionati, l’uso di idelalisib non è consigliato per il trattamento di prima linea della LLC. I pazienti e i caregivers devono contattare i propri operatori sanitari per discutere con loro in merito a queste nuove informazioni. Non bisogna interrompere l’assunzione del farmaco prima di aver consultato un operatore sanitario.

Informazioni per gli operatori sanitari
Idelalisib non deve essere usato per il trattamento di prima linea della LLC.
Per i pazienti che lo assumono, gli operatori sanitari dovrebbero:

  • informare i pazienti riguardo l’aumento del rischio di infezioni gravi e/o fatali;
  • somministrare la profilassi per la polmonite e monitorare i pazienti per il citomegalovirus;
  • monitorare l’emocromo in tutti i pazienti almeno ogni 2 settimane per i primi 6 mesi di trattamento con idelalisib e con cadenza almeno settimanale in pazienti in cui la conta assoluta dei neutrofili è inferiore a 1,0 x 109/L.

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Ministero della Salute canadese

Ultimo aggiornamento: 08 giugno 2016