Accessi al Pronto Soccorso per eventi avversi correlati ad integratori alimentari

A cura di Maria Elisa Raccuia. UOSD Farmacologia Clinica. AOU Policlinico “G. Martino” Messina

Gli integratori alimentari, come i prodotti a base di erbe, i supplementi nutrizionali e i micronutrienti (vitamine e minerali), sono abitualmente impiegati negli Stati Uniti, nonostante i dati disponibili sui loro effetti avversi siano limitati.
In un articolo pubblicato sul New England Journal of Medicine (1) sono stati riportati i risultati di uno studio finanziato dal Department of Health and Human Services.

In questo studio è stato valutato il numero di accessi al Pronto Soccorso (P.S.) per eventi avversi dovuti agli integratori alimentari utilizzando i dati raccolti in 10 anni (dall’1 Gennaio 2004 al 31 Dicembre 2013) provenienti da 63 ospedali inseriti nel NEISS-CADES (National Electronic Injury Surveillance System-Cooperative Adverse Drug Event Surveillance) secondo un progetto portato avanti dal CDC (Centers for Disease Control and Prevention) americano, dall’FDA e dal Consumer Product Safety Commission.

Risultati

Su 3.667 casi identificati dal 2004 al 2013, è stata calcolata una media di 23.005 (IC 95% 18.611-27.398) accessi al P.S. per anno dovuti ad eventi avversi riconducibili ad integratori alimentari. Questi accessi hanno determinato annualmente, in media, 2.154 ospedalizzazioni (IC 95% 1.342-2.967).

  • Tali visite hanno coinvolto frequentemente giovani di età compresa tra 20 e 34 anni (28% delle visite; IC 95% 25,1-30,8) e bambini incustoditi (21,2% delle visite; IC 95% 18,4-24).
  • Escludendo l’ingestione di integratori alimentari da parte di bambini incustoditi, il 65,9% (IC 95% 63,2–68,5) degli accessi al P.S. per eventi avversi riconducibili ad un singolo integratore, riguardava prodotti a base di erbe ed i supplementi nutrizionali; il 31,8% (IC 95% 29,2-34,3) era imputabile a micronutrienti.
  • Spesso erano implicati i supplementi nutrizionali ed i prodotti a base di erbe impiegati per la perdita di peso (25,5%; IC 95% 23,1-27,9) e come energizzanti (10%; IC 95% 8-11,9).
  • I prodotti dimagranti e quelli energizzanti hanno determinato il 71,8% (IC 95% 67,6-76,1) degli eventi avversi correlati a supplementi tra cui palpitazioni, dolore toracico e tachicardia.
  • Il 58% (IC 95 % 52,2-63,7) dei casi si è verificato in soggetti di età compresa tra 20 e 34 anni.
  • Tra gli adulti di età ≥65 anni, il 37,6% (IC 95 % 29,1-46,2) di tutti gli accessi al P.S. per eventi avversi correlati ad integratori dietetici era rappresentato da soffocamento e/o disfagia indotta dall’assunzione delle pillole.
  • I micronutrienti sono stati responsabili dell’83,1% (IC 95% 73,3-92,9) di tali accessi.

In sintesi

Ogni anno negli Stati Uniti, un totale di 23.000 accessi al Pronto Soccorso è attribuito ad eventi avversi correlati a supplementi dietetici. Tali accessi di solito sono dovuti ad eventi cardiovascolari dopo assunzione di prodotti dimagranti o energizzanti da parte di soggetti giovani oppure a difficoltà di deglutizione spesso associati a micronutrienti in soggetti anziani.

Bibliografia

  1. Geller AI, et al. Emergency department visits for adverse events related to dietary supplements. N Engl J Med 2015; 373: 1531-40.

Link
Review sistematica su eventi avversi da integratori alimentari e preparazioni naturali

Ultimo aggiornamento: 06 giugno 2016