Eventi avversi da antibiotici in età pediatrica: accessi al Pronto Soccorso in ospedali statunitensi nel periodo 2011-2015

A cura di Carmen Ferrajolo. Università della Campania

E’ stato condotto uno studio (1) per identificare gli antibiotici che più frequentemente hanno determinato un accesso al Pronto Soccorso a causa dell’insorgenza di eventi avversi nella popolazione pediatrica.

Sono stati utilizzati i dati di circa 60 ospedali degli Stati Uniti con un reparto di Pronto Soccorso (PS) aperto 24 h e con almeno 6 posti letto.

I casi sono stati definiti come tutti gli accessi al PS tra il 2011 e il 2015 attribuiti dal clinico all’uso sistemico (orale o parenterale) di antibiotico in bambini e adolescenti di età ≤19 anni.

Gli eventi avversi sono stati classificati come reazioni allergiche (reazioni immuno-mediate incluse quelle di ipersensibilità, come la sindrome di Steven-Johnson), effetti avversi (effetti farmacologici non desiderati o reazioni idiosincrasiche, a dosi raccomandate), effetti da sovradosaggio e altri effetti tra cui reazioni al sito di iniezione e soffocamento.

Sono stati stimati 69.464 (IC 95% 53.488-85.441) accessi all’anno al PS in questi ospedali statunitensi dovuti all’insorgenza di eventi avversi da antibiotici nella popolazione pediatrica.

  • Gli accessi per eventi avversi da antibiotico rappresentavano quasi la metà di tutti gli accessi al PS per un ADE conseguente all’uso sistemico dei farmaci (46,2%; IC 95% 43,2-49,1) nei bambini, percentuale che aumentava nei pazienti di età ≤2 anni (63,9%; IC 95% 60,0-67,8) e invece diminuiva nella popolazione di età compresa tra 10 e 19 anni (32,4%; IC 29,7-35,2).
    In poco più della metà degli accessi pediatrici al PS per eventi avversi da antibiotici si trattava di pazienti di sesso femminile (53,7%) e solo nel 3% dei caso si è reso necessario un ricovero in reparto.
  • I bambini di età ≤2 anni accedevano al PS più frequentemente a causa di un evento avverso correlato al trattamento con antibiotici che con qualsiasi altro farmaco [40,7% (IC 95% 38,5%-42,8%) versus 19,7% (IC 95% 16,1%-23,3%), rispettivamente].
    La reazione allergica rappresentava l’evento avverso più frequentemente registrato all’accesso al PS dopo uso di antibiotico rispetto all’accesso al PS per un evento avverso da altro farmaco [86,1% (IC 95% 82,3%-89,8%) vs 25,7% (IC 95% 22,8%-28,5%)].
  • Relativamente agli antibiotici implicati, le penicilline somministrate per via orale rappresentavano gli antibiotici più frequentemente riportati (55,7%), seguite da cefalosporine (11,9%) e sulfamidici (11,1%).
  • Le reazioni allergiche di grado lieve (ad esempio rash, prurito, etc.) rappresentavano gli eventi avversi correlati ad antibiotici più comunemente osservati al PS e la loro frequenza variava da 51,4% per i chinoloni a 80,9% per sulfamidici e 81% per penicilline.
    Le reazioni allergiche di grado moderato-severo (ad esempio anafilassi, angioedema, etc.) sono state documentate nel 30% dei casi di accessi al PS per eventi avversi da chinoloni e nel 19,8% da tetracicline.
  • Nei bambini di età ≤9 anni, l’amoxicillina è stato l’antibiotico maggiormente coinvolto nei casi di accesso al PS per eventi avversi da antibiotici, ma la percentuale diminuiva all’aumentare dell’età (≤2 anni 67,6%; 3–4 anni 54,5%; 5–9 anni: 44,7%).
    Per contro, nei pazienti di età compresa tra 10 e 19 anni, l’antibiotico maggiormente coinvolto negli accessi al PS per eventi avversi era rappresentato dalla combinazione sulfametossazolo-trimetoprim (24,3%), seguita da amoxicillina (20,8%) e da azitromicina (10,5%).

Bibliografia

  1. Lovegrove MC, et al. US Emergency Department Visits for Adverse Drug Events From Antibiotics in Children, 2011–2015. Journal of the Pediatric Infectious Diseases Society 2018; DOI: 10.1093/jpids/piy066.
Ultimo aggiornamento: 03 febbraio 2019