Uso concomitante di contraccettivi ormonali e induttori enzimatici: quali “effetti indesiderati”?

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
Il Centro Regionale di Farmacovigilanza con sede a Tours (Francia) ha identificato 78 casi di gravidanze indesiderate che si sono verificate a seguito di un interazione farmacologiche con un contraccettivo ormonale (1). Tali casi sono registrati nel database nazionale di farmacovigilanza francese.

  • L’età mediana delle donne era di 30 anni.
  • Il tempo mediano intercorso tra l’inizio del farmaco implicato e l’inizio della gravidanza era di 56 giorni (range: 28-266 giorni).
  • Lo stato di gravidanza è stato scoperto dopo un periodo mediano di gestazione di 9,5 settimane, in base all’ultimo ciclo mestruale (range: 5-18 settimane).
  • Nel 30% dei casi (23 donne), le donne hanno scelto l’aborto volontario.

I contraccettivi più spesso coinvolti erano rappresentati dall’associazione etinilestradiolo + levonorgestrel (32 casi) e dall’impianto di etonogestrel (16 casi).
 
In 46 casi, il rischio di interazione era menzionata nella scheda tecnica francese dei farmaci assunti in concomitanza. Il farmaco implicato era la rifampicina in 13 casi, la carbamazepina in 12 casi ed efavirenz in 6 casi.
 
I contraccettivi ormonali sono metabolizzati dal sistema del citocromo P450. I farmaci che inducono tale sistema enzimatico possono ridurre l’efficacia del contraccettivo.
 
Esempi di induttori enzimatici sono alcuni antiepilettici (carbamazepina, fenobarbital, fenitoina, etc.), alcuni antibiotici (rifabutina e rifampicina), alcuni antiretrovirali (efavirenz, etravirina, lopinavir, nevirapina e ritonavir), l’iperico, l’enzalutamide (un antiandrogeno) e bosentan (un vasodilatatore utilizzato nell’ipertensione polmonare).
Anche il consumo cronico di alcool causa induzione enzimatica.
 
Inoltre, alcuni induttori enzimatici possono provocare malformazioni (in particolare gli antiepilettici e l’efavirenz).
 
Pertanto, prima di iniziare un trattamento con induttori enzimatici, è opportuno che i prescrittori chiedano alla paziente se sta utilizzando un metodo contraccettivo di tipo ormonale (compresse, impianto o anello vaginale), in quanto esiste un rischio molto elevato di andare incontro ad una gravidanza a causa della perdita di efficacia del contraccettivo.
In questi casi è necessario rivalutare il metodo di contraccezione.
 
Bibliografia

  1. Prescrire International 2017; 26: 45
Ultimo aggiornamento: 21 luglio 2017