Sindrome da ipersensibilità indotta da trattamento con antiepilettici

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Una donna di 33 anni manifestò un’eruzione cutanea, associata a febbre ed astenia, un mese dopo aver iniziato un trattamento con fenitoina e levetiracetam.

Alla visita, la temperatura era 39°C, la frequenza cardiaca 109 battiti/minuto, la frequenza respiratoria 23 atti/minuto e la pressione arteriosa 113/66 mmHg.

La donna presentava anche un aumento del volume dei linfonodi cervicali, edema facciale e ittero.

Gli esami di laboratorio evidenziarono i seguenti risultati: emoglobina 133 g/dL e leucociti 25,18 × 109/L (71% neutrofili, 5% linfociti e 13% eosinofili).

Inoltre, risultarono elevati i livelli del tempo di protrombina (16,5 secondi), INR (1,42), D-dimero (8,76 mg/L), AST (369 U/L), ALT (429 U/L), fosfatasi alcalina (358 U/L), gamma-GT (612 U/L), bilirubina totale (117,2 µmol/L), bilirubina diretta (78,7 µmol/L) e PCR (58,1 mg/dL).

L’ecografia rivelò la presenza di epatomegalia.

Dopo aver escluso altre possibili cause, venne fatta diagnosi di reazione avversa causata dal trattamento con fenitoina e levetiracetam.

La terapia venne interrotta e la paziente venne trattata con metilprednisolone (60 mg/die per 12 giorni) e immunoglobuline (10 g/die per 5 giorni).

I sintomi della paziente migliorarono in modo significativo.

Anche i parametri di laboratorio (emocromo completo e test di funzionalità epatica) andavano mano a mano migliorando.

Quando la dose di metilprednisolone venne ridotta a 40 mg/die, le condizioni della paziente peggiorarono con ricomparsa di febbre, rash e edema.

Per tale motivo furono somministrati metilprednisolone alla dose di 80 mg/die per 12 giorni e immunoglobuline 20 g/die per 7 giorni.

I sintomi migliorarono nuovamente, così come si ridussero lentamente i valori degli esami di laboratorio (transaminasi, bilirubina).

Anche la temperatura corporea gradualmente si stabilizzò.

 

Quando le condizioni della paziente si stabilizzarono, senza recidive, la donna venne dimessa dall’ospedale.

 

La sindrome DRESS (drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms) è una rara reazione di ipersensibilità che mette in pericolo la vita.

Si può manifestare con rash cutaneo, febbre, aumento del volume dei linfonodi, alterazioni ematologiche (eosinofilia, trombocitopenia e linfocitosi atipica) e coinvolgimento di più organi (2,3).

Gli organi principalmente coinvolti includono il fegato, il rene e il polmone.

I farmaci che con maggiore frequenza sono stati associati ad insorgenza di sindrome DRESS sono rappresentati dagli antiepilettici, dagli antibiotici e dall’allopurinolo (4).

 

Bibliografia

  1. Liu M, et al. Antiepileptic drug-induced hypersensitivity syndrome with liver function abnormality and fever as the first manifestation: A case report. Medicine (Baltimore) 2023; 102: e32657.
  2. Cardones AR. Drug reaction with eosinophilia and systemic symptoms (DRESS) syndrome. Clin Dermatol 2020; 38: 702–11.
  3. Jain P, et al. DRESS syndrome. J Assoc Physicians India 2019; 67: 87–8.
  4. Husain Z, et al. DRESS syndrome: part I. Clinical perspectives. J Am Acad Dermatol 2013; 68: 693.
Ultimo aggiornamento: 06 marzo 2023