Interazioni con il litio

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
Caso clinico (1)
Ad una donna di 72 anni con alterazione della funzionalità renale furono prescritti litio e cilazapril (così come altri farmaci). La paziente era in condizioni stabili fino a quando alla terapia non fu aggiunto un FANS, dopo di che si verificò una tossicità fatale da litio. Fu sospettato che il FANS avesse scatenato la tossicità da litio a causa di un’interazione farmacocinetica.
I livelli di litio erano stati monitorati solo sporadicamente.
 
Interazioni con il litio
Il litio non viene metabolizzato e viene eliminato quasi interamente dai reni (2). Di conseguenza, i livelli serici di litio sono sensibili a fattori fisiologici che alterano la funzionalità renale, tra cui l’età, la disidratazione, i livelli di sodio e l’emodinamica (2).
Inoltre, il litio ha un indice terapeutico ristretto, per cui minimi cambiamenti nelle concentrazioni plasmatiche possono avere significative conseguenze cliniche (2).
Le interazioni con il litio si verificano soprattutto attraverso un effetto diretto di altri farmaci sulla funzionalità renale, in particolare sulla velocità di filtrazione glomerulare e sull’assorbimento del sodio (2).
Per tale motivo bisogna effettuare un regolare monitoraggio dei livelli serici di litio e valutare i segni di tossicità da litio nei pazienti che assumono in concomitanza litio e farmaci che possono interagire. Può essere necessario aggiustare la dose di litio, mentre in alcuni casi può essere necessario sospendere il trattamento concomitante.
I pazienti e i membri della famiglia devono essere avvisati circa i segni e i sintomi che propendono per tossicità da litio:

  • Apparato gastrointestinale: progressiva anoressia, diarrea e vomito.
  • Sistema nervoso centrale: debolezza muscolare, mancanza di coordinazione, sonnolenza o letargia, che possono progredire a vertigini, atassia, tinnito, visione offuscata, disartria, tremori e spasmi muscolari.

Qualora dovessero manifestarsi segni di tossicità, i pazienti devono essere avvisati di sospendere immediatamente la terapia con litio e consultare un medico.
Il monitoraggio dei livelli serici di litio dovrebbe essere effettuato settimanalmente dall’inizio della terapia fino a quando i livelli non sono stabili. Una volta che i livelli si sono stabilizzati, il monitoraggio deve essere effettuato almeno ogni 3 mesi.
Bisogna effettuare un ulteriore monitoraggio qualora si manifestassero segni di tossicità da litio, oppure a seguito di modifiche del dosaggio, dello sviluppo di patologie concomitanti, o per l’insorgenza di segnali di ricadute di mania o di depressione, per disidratazione o per altre modifiche significative nell’assunzione di sodio o nel bilancio idrico.
Inoltre, i pazienti che si recano ai tropici e/o che sviluppano gastroenteriti sono particolarmente a rischio e devono essere avvisati in modo appropriato.
È importante anche monitorare la funzionalità renale ad intervalli regolari in modo da poter diagnosticare precocemente e, di conseguenza, trattare un’eventuale alterazione renale.
Il Centro Neozelandese per il Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) ha ricevuto 9 segnalazioni di casi in cui era riportata un’interazione con il litio. I farmaci identificati includevano venlafaxina, furosemide ed un calcio-antagonista (2 segnalazioni ciascuno).

Bibliografia

  1. Prescriber Update 2017; 38: 36-38
  2. Finley PR. Drug Interactions with Lithium: An Update. Clinical Pharmacokinetics 2016; 55: 925-41.

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Ultimo aggiornamento: 07 novembre 2017