Rischio di ipertensione associata a trattamento con erenumab. Autorità regolatoria australiana 9 settembre 2021

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

L’Autorità regolatoria australiana (Therapeutic Goods Administration, TGA) ha pubblicato un avviso relativo ad una potenziale correlazione tra l’utilizzo di erenumab e lo sviluppo di ipertensione.

 

L’erenumab è indicato per la profilassi dell’emicrania in soggetti adulti.

Nel periodo post-marketing, a livello internazionale, sono stati riportati casi di insorgenza di ipertensione o peggioramento dell’ipertensione preesistenze in pazienti trattati con erenumab.

 

In molti casi, i pazienti presentavano un’ipertensione preesistente oppure fattori di rischio per ipertensione.

Si sono verificati casi in cui si è reso necessario un trattamento farmacologico e, in alcuni casi, l’ospedalizzazione.

L’ipertensione si può verificare in qualsiasi momento durante il trattamento, ma è stata riportata con maggiore frequenza entro 7 giorni dalla somministrazione.

Nella maggior parte dei casi, l’insorgenza dell’ipertensione o il suo peggioramento è stato riportato dopo la prima dose di erenumab.

In molti dei casi riportati, il trattamento con erenumab è stato sospeso.

 

In Australia, una segnalazione di ipertensione associata ad erenumab è stata riportata al TGA.

 

Raccomandazioni per gli operatori sanitari

  • Nei pazienti in trattamento con erenumab, bisogna monitorare l’eventuale insorgenza di ipertensione o il peggioramento di un’ipertensione preesistente.
  • Qualora si sviluppasse ipertensione in pazienti che utilizzano erenumab e qualora non si riuscisse a stabilire un’eziologia alternativa, è opportuno prendere in considerazione l’ipotesi di interrompere la terapia con erenumab.

 

Bibliografia

  • Saely S, et al. Hypertension: A new safety risk for patients treated with erenumab. Headache 2021; 61: 202-208.

 

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Ultimo aggiornamento: 17 novembre 2021