Potenziali rischi associati a trattamento con inibitori della ricaptazione della serotonina in bambini e adolescenti. Autorità regolatoria neozelandese (Bollettino – Dicembre 2019)

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

–          Tendenza al suicidio è stata associata a trattamento con inibitori della ricaptazione della serotonina soprattutto nei bambini e negli adolescenti.

 

Nel Bollettino dell’autorità regolatoria neozelandese, pubblicato nel Dicembre 2019 (1), è stato riportato un articolo relativo ai potenziali rischi associati a trattamento con inibitori della ricaptazione della serotonina in bambini e adolescenti.

 

Gli inibitori della ricaptazione della serotonina (serotonin reuptake inhibitors, SRI) includono gli inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina (selective serotonin reuptake inhibitors SSRI) e gli inibitori della ricaptazione della serotonina e della noradrenalina (serotonin and noradrenaline reuptake inhibitors, SNRI).

 

Segnalazioni in Nuova Zelanda

Nel periodo compreso tra l’1 luglio 2014 e il 30 giugno 2019, il Centro di Monitoraggio delle Reazioni Avverse (Centre for Adverse Reactions Monitoring, CARM) della Nuova Zelanda ha ricevuto 27 segnalazioni di casi verificatisi in pazienti di età <18 anni, in cui almeno uno dei farmaci sospettati era rappresentato da un SRI.

 

–          2 segnalazioni relative a citalopram

–          19 segnalazioni relative a fluoxetina

–          3 segnalazioni relative a sertralina

–          4 segnalazioni relative a venlafaxina

 

In una segnalazione di queste 27, era riportato il caso un paziente in trattamento con fluoxetina e sertralina.

 

–          Gli effetti avversi riportati includevano: disturbi addominali, alterazioni del comportamento, sensazione di malessere, aggressività, stato confusionale, dispnea, febbre, flatulenza, reflusso gastroesofageo, allucinazioni, cefalea, contrazioni muscolari, nausea, sensazione di panico, prurito, rash, sonnolenza, sensazione di stanchezza, tremori e vertigini. In alcuni casi è stata sospettata l’insorgenza di sindrome serotoninergica.

 

–          Si è verificato un caso di tendenza al suicidio in un soggetto trattato con fluoxetina e sertralina.

 

La tendenza al suicidio è associata ad una serie di farmaci tra cui gli SRI (2).

Pertanto, l’autorità regolatoria neozelandese ricorda quanto segue:

–          E’ opportuno che i prescrittori informino i pazienti e i loro genitori che il trattamento con SRI è associato ad un rischio di tendenza al suicidio.

–          Qualora insorgessero cambiamenti di umore o di comportamento, è consigliabile che i pazienti consultino immediatamente un medico.

–          Bisogna tenere sotto controllo anche l’eventuale insorgenza di segni di acatisia, in quanto può essere associata a tendenza al suicidio (2).

 

Bibliografia

1.      Prescriber Update 2019; 40: 78-80.

2.      Sharma T, et al. Suicidality and aggression during antidepressant treatment: systematic review and meta-analyses based on clinical study reports. BMJ 2016; 352: i65.

 

Link

–          Prescriber Update (Bollettino Neozelandese – Dicembre 2019)

–          Antidepressivi: rischio di suicidio e di comportamento aggressivo

–          Tendenza al suicidio (idee, intenti e comportamenti) (Aggiornato al 07/10/2017)

–          Pensieri suicidari (aggiornato al 3/1/2018)

Ultimo aggiornamento: 17 dicembre 2019