Riattivazione dell’infezione da virus dell’epatite B associata a daratumumab. Ministero della Salute canadese 25 marzo 2019

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 Messaggi chiave

  • In pazienti trattati con daratumumab sono stati riportati casi di riattivazione dell’infezione del virus dell’epatite B (HBV), alcuni ad esito fatale.
  • Consigli per gli operatori sanitari:
    • Prima di iniziare un trattamento con daratumumab, è necessario effettuare uno screening per HBV in tutti i pazienti.
    • Bisogna monitorare i pazienti con evidenze di sierologia positiva per HBV per un’eventuale riattivazione dei segni clinici e di laboratorio di HBV durante il trattamento e per almeno 6 mesi dopo la fine della terapia.
    • È necessario interrompere la terapia con daratumumab, steroidi e chemioterapia in pazienti che sviluppano una riattivazione dell’infezione da HBV ed iniziare un trattamento appropriato.

 

Fino al 14 dicembre 2018, sono stati riportati 15 casi di riattivazione di HBV in pazienti trattati con daratumumab.
In 10 casi la reazione è stata riportata come grave e in 2 casi l’esito è stato fatale.

  • I pazienti devono contattare il proprio medico per ricevere ulteriori dettagli relativi a questa nuova informazione sulla sicurezza.
  • I pazienti devono immediatamente rivolgersi al proprio medico qualora si verifichi un peggioramento della stanchezza o si mainfesti un colorito giallo della cute o delle sclere, in quanto possono essere sintomi di riattivazione dell’epatite B.
  • I pazienti devono informare il proprio medico anche qualora insorga qualsiasi altro evento avverso.

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Ultimo aggiornamento: 15 aprile 2019