Fotosensibilità associata a mesalazina. Lareb febbraio 2017

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

Il Centro di Farmacovigilanza olandese (Lareb) ha ricevuto, tra aprile 2002 e luglio 2014, un totale di 5 segnalazioni di fotosensibilità associata a mesalazina, un farmaco indicato nei pazienti con colite ulcerosa e malattia di Crohn. In due casi la reazione si è manifestata sulle parti del corpo esposte al sole. Un paziente ha riferito di aver avuto gli stessi sintomi quando aveva utilizzato la mesalazina in passato e un altro paziente era in via di guarigione dopo aver interrotto il trattamento con il farmaco. La latenza di mesi/anni tra inizio della terapia con mesalazina e l’insorgenza dei sintomi può anche essere prolungata quando il paziente non viene esposto alla luce del sole per un periodo più lungo di tempo.

In letteratura sono descritti diversi casi in cui la fotosensibilità si è manifestata durante il trattamento con mesalazina.

–    Cozzani e coll. (1) hanno descritto il caso di un uomo di 46 anni che assumeva mesalazina da 6 mesi, quando improvvisamente sviluppò una dermatite eczematosa di grado severo localizzata a livello di aree corporee esposte al sole. L’interruzione del trattamento ha determinato un lento miglioramento clinico progressivo e la risoluzione nell’arco di 6 mesi.

–    Un altro caso pubblicato (2) riguardava un uomo di 56 anni che manifestò peggioramento di un eczema e fotosensibilità entro qualche mese dall’inizio della terapia con mesalazina. Non assumeva altri farmaci. Nell’arco di 10 giorni dall’interruzione del trattamento con mesalazina la fotosensibilità si risolse.

–    Horiuchi e Shimakura (3) hanno descritto il caso di un uomo di 48 anni che si era esposto al sole e il giorno dopo aveva sviluppato diverse piccole bolle al dorso di entrambe le mani.

Per quanto riguarda le segnalazioni di fotosensibilità associata all’uso di mesalazina (tabella):

–   Nel database dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (World Health Organization, WHO) sono riportati 57 casi. In 47 di queste segnalazioni, la mesalazina rappresentava l’unico farmaco sospettato, mentre in 6 era riportata anche l’azatioprina. Ci sono stati 11 casi di dechallenge positivo e 4 di rechallenge positivo.

–   Nel database Eudravigilance sono riportati 24 casi. In 16 di queste segnalazioni, la mesalazina rappresentava l’unico farmaco sospettato, mentre in 8 era riportata anche l’azatioprina. Ci sono stati 6 casi di dechallenge positivo mentre non sono riportati casi di rechallenge positivo.

Tabella. Segnalazioni di fotosensibilità associata all’uso di mesalazina nei database del Lareb, del WHO ed Eudravigilance (accesso 2 novembre 2016).

Database

Farmaco

Numero di segnalazioni

ROR (IC 95%)

Lareb

Mesalazina

5

4,5 (1,9-11,0)

WHO

Mesalazina

57

2,3 (1,8-3,0)

Eudravigilance

Mesalazina

24

3,1 (2,1-4,6)


Bibliografia

1.   Cozzani E, et al. Photosensitivity induced by mesalazine: report of a case. Am J Gastroenterol 2014; 109: 923-4.

2.   Al-Niaimi F, Lyon C. Mesalazine-induced photosensitivity. Eur J Dermatol 2011; 21: 105-6.

3.   Horiuchi Y, Shimakura S. Mesalazine and photosensitivity. Am J Gastroenterol 1999; 94: 3386-7.

Link

Lareb

Mesalazina

Ultimo aggiornamento: 21 luglio 2018