Possibile rischio di alterazione della funzionalità renale associato a canagliflozin e dapagliflozin. FDA, 2016

Alessandra Russo. UOSD Farmacologia Clinica. AOU Policlinico “G. Martino” Messina

La Food and Drug Administration (FDA) ha pubblicato un avviso per comunicare il possibile rischio di insufficienza renale acuta associato a canagliflozin e dapagliflozin.

Canagliflozin e dapagliflozin sono farmaci da prescrizione impiegati nei soggetti adulti affetti da diabete.

  • I pazienti non devono sospendere il trattamento senza prima averne parlato con il proprio medico.
  • Qualora insorgessero segni o sintomi di insufficienza renale acuta (oliguria o edema delle gambe o dei piedi) i pazienti devono subito comunicarlo al proprio medico.

Gli operatori sanitari devono prendere in considerazione i fattori che possono predisporre il paziente a sviluppare insufficienza renale prima di iniziare il trattamento con canagliflozin o dapagliflozin.
I fattori di rischio includono ipovolemia, insufficienza renale cronica, insufficienza cardiaca congestizia e l’assunzione concomitante di altri farmaci (diuretici, ACE-inibitori, sartani e FANS).
Per tale motivo bisogna monitorare periodicamente la funzionalità renale.

Da marzo 2013 ad ottobre 2015, l’FDA ha ricevuto 101 segnalazioni di casi di insufficienza renale acuta, di cui 73 associati a canagliflozin e 28 a dapagliflozin. In alcuni casi si è resa necessaria l’ospedalizzazione e l’inizio della dialisi.
In circa la metà dei casi, gli eventi si sono verificati entro 1 mese dall’inizio del trattamento e la maggior parte dei pazienti è andata incontro a miglioramento dopo aver sospeso la terapia.
In alcuni casi l’età dei pazienti era < 65 anni. Inoltre, talvolta i pazienti erano disidratati, avevano una pressione bassa e stavano assumendo altri farmaci che possono alterare la funzionalità renale.

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Ultimo aggiornamento: 04 settembre 2016