Percezione degli effetti dei farmaci sulla guida

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
Diversi farmaci da prescrizione sono associati ad effetti psicoattivi che possono alterare la guida (1-4), tra cui gli antidepressivi che possono causare sedazione, gli stimolanti che possono influire sull’attenzione e determinare aggressività e i sedativi come barbiturici, benzodiazepine, miorilassanti e ipnotici che possono causare sonnolenza e alterazioni cognitive e motorie.
Tuttavia, non è noto quanto i guidatori ricevano informazioni adeguate da parte degli operatori sanitari circa i rischi correlati alla guida.
 
E’ stato condotto uno studio (5) per valutare quanto i guidatori siano stati informati degli effetti che possono avere i farmaci sulla guida, utilizzando i dati del National Roadside Survey (NRS) nel periodo 2013-2014. I guidatori sono stati selezionati in modo randomizzato in 60 sedi.

  • Su 8.804 guidatori eleggibili e che hanno partecipato all’intervista generale, 7.405 (83,9%) hanno completato la parte del questionario che si riferiva ai farmaci da prescrizione. Nella maggior parte dei casi si trattava di uomini (55,8%), bianchi non ispanici (56,1%) e di età <35 anni (52,3%).
  • Il 19,7% su 7405 ha riportato di aver utilizzato di recente (nei precedenti due giorni) almeno un farmaco da prescrizione che potenzialmente è in grado di alterare la guida. Le classi di farmaci più frequenti includevano i sedativi (8%), gli antidepressivi (7,7%), i narcotici (7,5%) e gli stimolanti (3,9%).

Il 78,2% di questi guidatori utilizzatori recenti (n=1.127) ha dichiarato che il farmaco gli era stato prescritto.

  • L’85,8% degli utilizzatori di sedativi e l’85% di quelli che assumevano narcotici hanno riportato di aver ricevuto informazioni sui potenziali rischi a fronte di solo il 57,7% e il 62,6% degli utilizzatori di farmaci stimolanti e antidepressivi, rispettivamente.
  • Coloro che erano stati adeguatamente informati avevano una percezione maggiore del potenziale rischio di alterazioni nella guida e coinvolgimento in incidenti e in atti criminali.
  • I farmaci più spesso percepiti come pericolosi per la guida includevano ipnotici, la morfina/codeina, amfetamine e miorilassanti.
  • I farmaci considerati meno pericolosi erano i barbiturici e i farmaci per il disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD).
  • Quelli maggiormente ritenuti responsabili di incidenti stradali o di coinvolgimento in atti criminali erano gli ipnotici, mentre quelli ritenuti meno associati erano i farmaci per l’ADHD.

Conclusioni
Non tutti gli utilizzatori di farmaci da prescrizione hanno riportato di aver ricevuto avvertenze relative alla possibilità che il farmaco prescritto possa alterare la guida.
Lo studio ha evidenziato che fornire le adeguate avvertenze è associato ad un aumento della percezione del rischio correlato alla guida.
 
Bibliografia

  1. Dassanayake T, et al. Effects of benzodiazepines, antidepressants and opioids on driving: A systematic review and meta-analysis of epidemiological and experimental evidence. Drug Safety 2011; 34: 125–156.
  2. Hetland A, Carr DB. Medications and impaired driving. Annals of Pharmacotherapy 2014; 48: 494–506.
  3. Leung SY. Benzodiazepines, opioids and driving: An overview of the experimental research. Drug and Alcohol Review 2011; 30: 281–286.
  4. Rapoport MJ, Baniña MC. Impact of psychotropic medications on simulated driving:A critical review. CNS Drugs 2007; 21: 503–519.
  5. Pollini RA, et al. Receipt of warnings regarding potentially impairing prescription medications and associated risk perceptions in a national sample of U.S. drivers. J Stud Alcohol Drugs 2017; 78: 805-813.
Ultimo aggiornamento: 06 dicembre 2017