I pazienti anziani trattati con inibitori di pompa protonica sono a rischio di insufficienza renale acuta?

A cura di Simona Lucchesi. UOSD Farmacologia Clinica. AOU “G. Martino” Messina

Sulla rivista CMAJ OPEN è stato pubblicato un articolo (1) relativo ad uno studio di coorte condotto su un’ampia popolazione di pazienti anziani, allo scopo di valutare il rischio di insufficienza renale acuta e nefrite interstiziale acuta correlate all’uso di inibitori di pompa protonica (PPI).
Lo studio è stato condotto in Ontario (Canada) su pazienti di età compresa ≥66 anni che hanno iniziato la terapia con PPI tra l’1 aprile 2002 e il 30 novembre 2011.
L’index date è stato definito come la data della prima prescrizione di un inibitore di pompa protonica (omeprazolo, esomeprazolo, lansoprazolo, pantoprazolo o rabeprazolo).
L’outcome primario era rappresentato dal ricovero ospedaliero per insufficienza renale acuta. 

Risultati

Sono stati inclusi 290.592 soggetti che hanno iniziato la terapia con PPI ed un uguale numero di controlli con caratteristiche molto simili.

  • Nell’analisi principale, l’insufficienza renale acuta è stata osservata in 1787 pazienti (1269 nel gruppo trattato con PPI e 518 nel gruppo di controllo) entro 120 giorni dall’index date. Rispetto a quanto osservato nei controlli, nei pazienti trattati con inibitori della pompa protonica, era più elevato il tasso di insufficienza renale acuta (13,49 versus 5,46 per 1000 anni-persona, rispettivamente; hazard ratio, HR, 2,52; IC 95% 2,27-2,79).
  • Nell’analisi secondaria, è stato osservato un aumento del rischio di nefrite interstiziale acuta (0,32 versus 0,11 per 1000 anni-persona; HR 3; IC 95% 1,47-6,14). Un totale di 48 pazienti su 1269 (3,8%) in trattamento con PPI hanno ricevuto anche una prescrizione di corticosteroidi per via orale nei 14 giorni dopo le dimissioni, rispetto a 9 su 518 (1,7%) pazienti non esposti a PPI.
  • Non è stata osservata un’associazione tra PPI e intervento per cataratta (HR 0,97; IC 95% 0,93 – 1,00).

Gli autori dello studio concludono affermando che i soggetti anziani che avevano iniziato la terapia con PPI presentavano un aumento del rischio di insufficienza renale acuta e nefrite interstiziale acuta. Si tratta di condizioni potenzialmente reversibili che potrebbero non essere immediatamente attribuite al trattamento farmacologico. I medici dovrebbero valutare il rischio di nefrite interstiziale acuta durante il trattamento con inibitori della pompa protonica, monitorare i pazienti in modo appropriato e scoraggiare l’uso indiscriminato di questi farmaci.

Bibliografia

  1. Antoniou T, et al. Proton pump inhibitors and the risk of acute kidney injury in older patients: a population-based cohort study. CMAJ Open 2015; 3: E166-71.

Link

Rischio di insufficienza renale cronica associato ad inibitori di pompa protonica

Effetti avversi associati ad inibitori di pompa protonica

Ultimo aggiornamento: 29 luglio 2016