Disturbi del movimento indotti da farmaci

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina
 
Sulla rivista Australian Prescriber è stato pubblicato un articolo relativo ai disturbi del movimento indotti da farmaci (1). Di seguito si riporta un’ampia sintesi dell’articolo.
 
Molti farmaci possono causare disturbi del movimento. Sono stati principalmente implicati gli antipsicotici e gli antiemetici.
In base al tempo intercorso tra l’assunzione del farmaco e l’insorgenza della reazione avversa, i disturbi del movimento sono classificati in acuti, subacuti e cronici.
La severità può variare da lieve a severo e pericoloso per la vita.
Una diagnosi precoce è essenziale per consentire un intervento tempestivo, che può consistere nell’interruzione del trattamento con il farmaco sospettato, in una terapia di supporto e talvolta in altri trattamenti farmacologici.

 

Tabella. Esempi di farmaci che possono determinare l’insorgenza di disturbi del movimento

Disturbi del movimento

Farmaci implicati

Acatisia

Antidopaminergici

SSRI

Antiepilettici

Tremore

SSRI

Litio

Antidepressivi triciclici

Antiepilettici

Broncodilatatori

Amiodarone

Immunosoppressori

Sindrome serotoninergica

SSRI

SNRI

Antidepressivi triciclici

Inibitori delle monoaminoossidasi

Litio

Linezolid

Oppioidi

Antiepilettici

Iperico

Reazione distonica acuta

Antidopaminergici

SSRI

Oppioidi

Metilfenidato

Rivastigmina

Albendazolo

Gabapentin

Cetirizina

Foscarnet

Chinina

Propofol

Sevoflurano

Sindrome neurolettica maligna

Antipsicotici

Proclorperazina

Metoclopramide

Droperidolo

Prometazina

Tetrabenazina

Litio 

Parkinsonismo

Antidopaminergici

Calcio-antagonisti (es. flunarizina e cinnarizina)

Antiepilettici

Antidepressivi

Litio

Chemioterapici

Immunosoppressori

Disordini del movimento tardivi

Antipsicotici

Antiemetici

 

Bibliografia

  1. Australian Prescriber 2019; 42: 56-61.

Link

Ultimo aggiornamento: 15 aprile 2019