Polmonite interstiziale in un paziente in trattamento con vedolizumab

A cura di Alessandra Russo. Specialista in Tossicologia Medica. Messina

 

Caso clinico (1)

Un uomo di 61 anni, in trattamento con vedolizumab, venne ricoverato per dolore addominale, diarrea, emissione di feci mucopurulente miste a sangue di colore rosso vivo e perdita di peso.

 

Negli anni precedenti, poiché era affetto da colite ulcerosa, il paziente era stato trattato con diverse terapie convenzionali (aminosalicilato, desametasone, corticosteroidi), senza ottenere risultati.

In seguito venne iniziata una terapia con adalimumab. Tuttavia, dal momento che i sintomi persistevano, l’uomo venne sottoposto a trattamento con vedolizumab.

 

Il giorno dopo la somministrazione della prima dose di vedolizumab (300 mg per infusione endovenosa) il paziente manifestò febbre (39°C) e senso di affaticamento.

Due settimane dopo, l’uomo è stato sottoposto alla somministrazione della seconda dose di vedolizumab. Tuttavia, 2 giorni dopo la seconda dose, il paziente manifestò dispnea a riposo e tosse non produttiva.

 

Dopo 15 giorni l’uomo venne ricoverato per dispnea di grado severo.

I parametri vitali erano i seguenti:

  • Temperatura: 36,8°C
  • Pressione sanguigna 128/90 mmHg
  • Frequenza cardiaca 97 battiti al minuto
  • Frequenza respiratoria 28 atti respiratori al minuto

 

Alla TAC vennero evidenziati infiltrati diffusi e fibrosi.

Fu fatta diagnosi di polmonite interstiziale associata a vedolizumab.

 

La terapia con vedolizumab venne sospesa e il paziente venne trattato con metilprednisolone (80 mg/die).

Tre giorni dopo, il paziente fu sottoposto ad intubazione e a ventilazione meccanica per l’insorgenza di ipossia refrattaria.

Venne anche effettuata una terapia antibiotica ma senza ottenere alcuna risposta.

 

Dopo 9 giorni di ricovero, il paziente morì per insufficienza respiratoria.

 

Il vedolizumab è utilizzato nel trattamento della malattia di Crohn e nella colite ulcerosa, in particolare nei soggetti refrattari alle terapie tradizionali e agli anti-TNF.

Gli eventi avversi che si sono manifestati nei soggetti trattati con vedolizumab includono nasofaringite, dolore addominale, cefalea e dolori articolari (2).

In letteratura sono stati riportati casi di danno polmonare di natura non infettiva in pazienti che hanno ricevuto una terapia con vedolizumab (3-9).

 

Bibliografia

  1. Zhang J, et al. Vedolizumab-associated diffuse interstitial lung disease in patients with ulcerative colitis: A case report. World J Clin Cases 2022; 10: 1716-1722.
  2. Colombel JF, et al. The safety of vedolizumab for ulcerative colitis and Crohn’s disease. Gut 2017; 66: 839–851.
  3. Nambiar S, et al. Vedolizumab-associated acute respiratory distress syndrome. Am J Ther 2018; 25: e592–e593.
  4. De Backer E, et al. New-onset diffuse parenchymal lung disease in a 52-year-old woman with ulcerative colitis. Gastroenterology 2020; 158: 478–479.
  5. Rizos ED, et al. Vedolizumab-induced acute interstitial lung injury in a 39-year-old male with ulcerative colitis. Eur J Gastroenterol Hepatol 2021; 33: e1057-e1059.
  6. Cucinotta U, et al. Vedolizumab-associated pulmonary manifestations in children with ulcerative colitis. J Clin Pharm Ther 2021; 47: 254-256
  7. Lissner D, et al. Pulmonary manifestation of Crohn’s disease developed under treatment with vedolizumab. Am J Gastroenterol 2018; 113: 146-148.
  8. Myc LA, et al. Necrobiotic pulmonary nodules of Crohn’s disease in a patient receiving vedolizumab. Am J Respir Crit Care Med 2019; 199: e1–e2.
  9. Abu Shtaya A, et al. Crohn’s disease with atypical extra-intestinal manifestations developing under treatment with vedolizumab. Eur J Case Rep Intern Med 2021; 8: 002265.
Ultimo aggiornamento: 06 maggio 2022